luglio 2023
Botteghe di Mestiere, la scuola di Dolce&Gabbana
Dolce&Gabbana, con il progetto di formazione Botteghe di Mestiere, forma i grandi sarti del futuro, promuove l’artigianalità e il Made in Italy
Per Dolce&Gabbana, l’Italia rappresenta un amore senza eguali. Domenico Dolce e Stefano Gabbana si sono impegnati sin dai loro esordi nel preservare le tradizioni sartoriali, nel nutrire un orgoglio profondo per i valori della cultura italiana e nel dedicare attenzione meticolosa all’arte del lavoro fatto a mano. Essi abbracciano un mondo che è permeato di tradizioni, maestria artigianale, cultura e spirito mediterraneo. Da questa dedizione è emerso il successo del progetto delle Botteghe di Mestiere, concepito nel 2012 presso la sede di Legnano del brand. L’obiettivo di questo progetto formativo è valorizzare l’artigianato italiano e trasmettere le fondamenta dell’arte sartoriale alle nuove generazioni.
“Vorremmo che si attivassero ovunque questi circoli virtuosi tra knowhow artigianale e creatività contemporanea, tra formazione e opportunità di lavoro. Dobbiamo impegnarci tutti, nella moda, per non disperdere il patrimonio del fatto a mano che solo in Italia è così ampio e prezioso.”
Domenico Dolce e Stefano Gabbana
“La messa in prova. Il mezzo punto. L’intelare. Ago e Filo. Il taglio. È un mestiere antico, la sartoria. Fatto con le mani. Toccare, cucire, tagliare. Ascoltare e guardare, soprattutto. Si impara solo così.”
Domenico Dolce
“Formare giovani vuole dire offrire opportunità, e nei giovani abbiamo sempre creduto, nei giovani crediamo: hanno solo bisogno d’imparare e di dimostrare quanto valgono.”
Domenico Dolce e Stefano Gabbana
Botteghe di Mestiere: il processo di selezione
Il processo di selezione per intraprendere l’arte della sartoria nelle Bottege di Mestiere avviene o attraverso una ricerca nelle principali scuole di moda (ACOF Olga Fiorini, AFOL Moda, Istituto Burgo, Istituto Marangoni, Polimoda, IED Istituto Europeo di Design e Koefia) o tramite candidatura spontanea dal sito Dolce&Gabbana. I profili selezionati sono junior, di ragazzi e ragazze tra i 20 e i 27 che hanno già frequentato una scuola di moda, per garantire una formazione completa alla fine degli studi. Iniziare questo percorso formativo vuol dire avere la possibilità di salvaguardare un’arte antica, difendendo il patrimonio italiano del fatto a mano.
“Se ami il tuo mestiere, ami fare il sarto – che non è un mestiere al tramonto, non credete a chi ve lo dice, è vero il contrario – e non è questione dei minuti che ci metti a fare una giacca. È questione di quanto ami il tuo lavoro. Di quanto ne sei fiero, alla fine, della cosa che hai fatto con le tue mani.”
Domenico Dolce